Licenziamento ritorsivo: Corte di Cassazione, sentenza n. 263957 del 7 settembre 2022
Per l’accoglimento della domanda di accertamento della nullità del licenziamento in quanto fondato su motivo illecito, è necessario che l’intento ritorsivo datoriale (il cui onere è a carico del lavoratore) abbia avuto efficacia determinativa esclusiva del licenziamento, anche rispetto ad altri fatti rilevanti ai fini della configurazione di una giusta causa o di un giustificato motivo di recesso, dovendosi escludere la necessità di procedere ad un giudizio di comparazione fra le diverse ragioni a fondamento del recesso, ossia quelle riconducibili ad una ritorsione e quelle connesse, oggettivamente, ad altri fattori idonei a giustificare il licenziamento.
ti potrebbe interessare
Le assemblee delle società spagnole potranno essere tenute esclusivamente online
A cura dell'Avv. Javier Vicente GarcíaLa situazione di emergenza sanitaria causata dal covid-19 ha portato all'introduzione in Spagna di alcune misure volte a facilitare la continuità...
ABBATESCIANNI
L’antitrust irrompe nel processo civileTutela della concorrenza: l’arresto della Corte di Cassazione e il decreto legislativo 3/2017 A cura di Marco Pistis È recentemente salito...
Il domicilio fiscale come sede principale degli affari e degli interessi
Il tema del domicilio fiscale è da sempre molto dibattuto e presenta ancora molte aree di incertezza che possono danneggiare i contribuenti. La Corte di Cassazione interviene nuovamente...
