Assicurazioni W&I: primo approccio a una realtà in forte aumento
A cura dell’Avv. Meritxell Roca Ortega.
Tutte le operazioni commerciali comportano rischi economici, finanziari, legali e anche ambientali che possono dare origine a passività o contingenze che emergono a seguito della chiusura della transazione.
In tale contesto, la sottoscrizione di una “Warranty and Indemnity Insurance (W&I)” che copra le violazioni di garanzie o i reclami esposti nel contratto di acquisto (SPA) può essere una soluzione valida che offrirebbe vantaggi a entrambe le parti dell’operazione.
Infatti, il venditore otterrebbe un’uscita “clean”, riducendo la sua esposizione alla, mentre all’acquirente sarebbe garantita una notevole protezione poiché potrebbe rivalersi direttamente sull’assicuratore (di solito un’entità con un rating finanziario sicuro, assicurando così una maggiore garanzia di recuperabilità).
Va tuttavia considerato il costo per il venditore che avrebbe una certa quantità di capitale trattenuto in escrows o conti, o previsto come passività contingente.
In generale, l’assicurazione W&I è regolarmente utilizzata per migliorare la posizione negoziale e il risultato complessivo dell’affare.
Non c’è nessun tipo di operazione in cui la W&I Insurance possa dirsi più meno conveniente. Si tratta di valutare ogni caso specifico e di assicurarsi se c’è un mercato disposto ad assicurarlo. E’ applicabile a tutti i tipi di acquisizioni, e specialmente alle operazioni riguardanti i seguenti settori: industria, immobiliare, infrastrutture, private equity ed energia (progetti di energia rinnovabile e di altro tipo).
Tuttavia, l’assicurazione W&I non sarà adatta ad ogni operazione. Per esempio, non si potrà utilizzare nelle operazioni in cui non verrà svolta una due diligence.
Va infine evidenziato che la concorrenza tra i sottoscrittori è al momento molto forte, con premi e franchigie che continuano a scendere e posizioni di copertura che vengono migliorate, rendendo il mercato particolarmente attraente.
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