Verti | MAPFRE Italia: il capitale naturale è il bene più prezioso
La biodiversità rappresenta oggi il bene più prezioso da salvaguardare, minacciato costantemente dalle emissioni di gas serra inquinanti che rappresentano uno dei fattori che incidono maggiormente sul cambiamento climatico.
In particolare, in Italia il cambiamento climatico contribuisce al degrado di oltre il 60% degli ambienti naturali monitorati, con particolare impatto su foreste, zone umide e habitat montani. Le emissioni di gas serra in Italia nel 2024 sono state stimate intorno a 420 milioni di tonnellate di CO2 equivalente e nel periodo 2000-2025 circa il 30-40% delle specie di flora e fauna monitorate sono sotto pressione dovuta agli impatti climatici, con un aumento del rischio di estinzione locale per alcune specie endemiche.
Il contesto che si delinea mette in luce l’urgenza e la responsabilità di agire per tutelare quello che in MAPFRE viene definito capitale naturale, concetto che oltre alla biodiversità comprende le risorse naturali come acqua, suolo e servizi ecosistemici, ossia i benefici forniti dagli ecosistemi al genere umano (ciclo dei nutrienti, formazione del suolo, produzione di cibo, acqua potabile e materiali, regolazione del clima e delle maree, depurazione dell’acqua, impollinazione e controllo delle infestazioni).
In questo quadro MAPFRE Italia, impegnata nel raggiungimento della neutralità climatica entro il 2030, considera necessario agire attraverso azioni concrete per neutralizzare l’inquinamento e generare benefici duraturi per gli ecosistemi. Il piano di compensazione delle emissioni delineato per il biennio 2024-2025 ha previsto una riduzione della carbon footprint per cui nel 2024 sono state compensate 1.112 tonnellate di CO2 (a fronte di un obiettivo di 853 tonnellate di CO2), contribuendo alle quasi 74.000 tonnellate di CO2 compensate dal Gruppo a livello globale.
Per conseguire l’obiettivo MAPFRE Italia segue rigorosi criteri qualitativi per i carbon credits acquistati, privilegiando quelli verificati da enti terzi riconosciuti (Gold Standard, Verified Carbon Standard, ISO, CCB Standard) e garantendo il principio di addizionalità, permanenza e assenza di doppio conteggio. Le strategie includono inoltre l’allineamento alla recente European Nature Restoration Law (2024) che impone obiettivi di ripristino degli habitat degradati e tutela della biodiversità.
MAPFRE Italia rientra infatti nella rete globale delle aziende facenti parte del gruppo che svolgono azioni di riforestazione, preservazione degli habitat e sostenibilità, inserendo le attività nel progetto MAPFRE Forest che monitora e comunica annualmente le azioni svolte come piantumazioni, superfici riforestate e tonnellate di CO2 compensate. Il branch italiano aderisce a progetti basati principalmente su soluzioni naturali (Nature-based Solutions – NbS) per la riforestazione, protezione degli ecosistemi e mitigazione delle emissioni, con l’obiettivo di evitare impatti negativi sul capitale naturale e promuovere la conservazione della biodiversità.
Infine, in materia di gestione del rischio ambientale e politiche di sostenibilità, MAPFRE Italia segue la governance globale del gruppo, che integra la salvaguardia del capitale naturale e la gestione del rischio climatico nelle proprie attività assicurative e di investimento, considerando la resilienza degli ecosistemi come fattore riduttivo del rischio di eventi naturali estremi, con un impatto positivo su prodotti assicurativi e riduzione dei sinistri.
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