2025-10-15

Retribuzioni dei lavoratori e Contrattazione Collettiva: le novità della Legge n. 144 del 26 settembre 2025

Studio Bureau Plattner

Il 26 settembre 2025 è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 230 la Legge n. 144, recante “Deleghe al Governo in materia di retribuzione dei lavoratori e di contrattazione collettiva nonché di procedure di controllo e informazione”.

Si tratta di una riforma organica e attesa, che mira a rafforzare il principio costituzionale di cui all’articolo 36 della Costituzione — il diritto del lavoratore a una retribuzione proporzionata e sufficiente — e a contrastare fenomeni di dumping contrattuale, lavoro sottopagato e proliferazione di contratti pirata.

La legge attribuisce al Governo una delega di sei mesi per adottare uno o più decreti legislativi che garantiscano:

– trattamenti retributivi giusti ed equi;

– il contrasto al lavoro povero e alla concorrenza sleale;

– il rinnovo tempestivo dei CCNL;

– la definizione di criteri uniformi per individuare i contratti collettivi nazionali maggiormente applicati per ciascuna categoria di lavoratori.

In sostanza, il legislatore intende creare una “rete di garanzia salariale” che assicuri ai lavoratori una soglia minima, determinata in base ai contratti collettivi effettivamente rappresentativi del settore.

Elemento cardine della delega è la previsione che il “trattamento economico complessivo minimo” stabilito dal CCNL più applicato in ciascun settore costituisca la condizione economica minima da riconoscere ai lavoratori appartenenti alla medesima categoria.

Questo meccanismo — alternativo al salario minimo legale — valorizza il ruolo della contrattazione collettiva rappresentativa, evitando l’intervento diretto dello Stato nella determinazione della paga base, ma assicurando al contempo una tutela universale.

1. Appalti, subappalti e vigilanza

Un altro pilastro è l’obbligo per società appaltatrici e subappaltatrici di garantire ai lavoratori impegnati nell’esecuzione dell’appalto trattamenti non inferiori a quelli previsti dal CCNL maggiormente applicato nel settore di riferimento. Sono inoltre rafforzati i poteri di verifica delle stazioni appaltanti, con l’obiettivo di assicurare la corretta applicazione contrattuale e il rispetto dei minimi retributivi.

2. La legge delega introduce strumenti per favorire:

– la contrattazione decentrata (aziendale o territoriale) con funzioni adattive, anche per tener conto delle differenze territoriali del costo della vita;

– la partecipazione dei lavoratori alla gestione e agli utili dell’impresa, in un’ottica di corresponsabilità e condivisione dei risultati aziendali.

La seconda parte della legge è dedicata ai controlli e alla trasparenza retributiva.

Si prevede la creazione di banche dati integrate e l’utilizzo di strumenti tecnologici evoluti per migliorare la tracciabilità delle informazioni su:

– retribuzioni effettivamente corrisposte;

– contratti collettivi applicati;

– risultati delle ispezioni in materia di lavoro sommerso e contratti non rappresentativi.

Ogni rapporto di lavoro dovrà indicare obbligatoriamente il codice del CCNL applicato in UNIEMENS, nelle comunicazioni obbligatorie e nelle buste paga, così da rendere immediatamente verificabile la correttezza del contratto utilizzato.

In caso di contratti scaduti o settori privi di contrattazione, il Ministero del Lavoro potrà intervenire direttamente per definire i trattamenti economici minimi complessivi, basandosi sui parametri dei contratti affini.

Si tratta di un potere inedito, che segna un passo deciso verso una governance pubblica della contrattazione collettiva.

La legge non si applica ai lavoratori delle pubbliche amministrazioni, disciplinati dal d.lgs. 165/2001, né ai relativi contratti collettivi.

In conclusione, la Legge n. 144/2025 rappresenta un punto di svolta nel sistema retributivo italiano; non introduce un salario minimo per legge, ma istituisce un meccanismo strutturale di valorizzazione della contrattazione collettiva, con l’obiettivo di garantire a tutti i lavoratori una retribuzione dignitosa e di contrastare la frammentazione contrattuale.

Nei prossimi mesi, l’attenzione sarà rivolta ai decreti legislativi attuativi, che definiranno concretamente i parametri, le procedure di controllo e le misure di sostegno economico ai lavoratori.

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