Interim period nelle operazioni di M&A in Spagna
Adriano Belloni
Studio Legale Pavia e Ansaldo
Nelle dinamiche delle operazioni di fusione e acquisizione (M&A), l’interim period emerge come un elemento cruciale, definendosi come l’interludio temporale che separa il momento della firma (signing) da quello dell’esecuzione della compravendita (closing). Questa fase transitoria si rende necessaria quando la transazione è subordinata a condizioni sospensive, quali l’ottenimento di autorizzazioni o l’assenza di eventi avversi rilevanti.
Durante questo periodo liminale, i venditori mantengono le redini della società target, creando così l’esigenza di stabilire un quadro contrattuale che regoli la gestione aziendale. L’obiettivo primario è preservare l’integrità e il valore dell’entità oggetto di acquisizione, garantendo agli acquirenti che le attività procedano secondo il consueto corso degli affari. In questo contesto, si impone ai venditori un duplice imperativo: astenersi da azioni che esulino dall’ordinaria amministrazione e gestire gli affari con prudenza e diligenza.
La prassi transazionale ha cristallizzato una serie di restrizioni comunemente concordate. Tra queste, spicca il divieto di intraprendere azioni significative senza il placet esplicito degli acquirenti. Tali azioni includono, ma non si limitano a, modifiche del capitale sociale, ristrutturazioni aziendali, alterazioni statutarie, incrementi dell’indebitamento o concessioni di garanzie. Non di rado, le parti optano per l’istituzione di un comitato di monitoraggio, incaricato di vigilare sulle azioni dei venditori durante questo delicato frangente. Parallelamente, è anche prassi consolidata imporre ai venditori obblighi specifici volti a sanare eventuali criticità emerse durante il processo di due diligence.
L’interim period non è esente da fattori di rischio che possono alterare significativamente il valore della target, generando potenziali discrepanze tra il prezzo inizialmente pattuito e il valore effettivo dell’azienda al momento del closing. Per mitigare tali rischi, le parti possono ricorrere a meccanismi di aggiustamento del prezzo. Tra questi, si distinguono i completion accounts, che prevedo degli aggiustamenti da effettuare al closing, e il sistema locked box, dove il prezzo viene cristallizzato al signing, senza subire variazioni al closing.
Quest’ultimo approccio, pur offrendo maggiore certezza sul prezzo finale, comporta per gli acquirenti l’assunzione del rischio legato alla gestione aziendale fino al closing. Per bilanciare tale rischio, è comune vietare ai venditori qualsiasi uscita di cassa (leakage) non giustificata, preservando così l’integrità patrimoniale della target.
Data la complessità e la delicatezza degli aspetti da considerare nella definizione dell’interim period, risulta di fondamentale importanza che entrambe le parti si avvalgano della consulenza di esperti legali specializzati in diritto societario. Solo attraverso una sapiente orchestrazione di questi elementi si può giungere alla formulazione di un contratto che tuteli efficacemente gli interessi di tutte le parti coinvolte, garantendo una transazione equilibrata.
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