2020-04-17

Codere in tempo di Covid 19

Codere è una multinazionale che opera esclusivamente nel settore dell’intrattenimento con una focalizzazione precisa sul gioco con vincita in danaro. Le attività principali, operanti in Europa (Spagna e Italia) e in America Latina (Messico,Colombia, Panamá, Argentina, Uruguay), sono riconducibili a casinò, ippodromi, sale bingo e gaming hall oltre che al gioco on line.
Gli accadimenti legati al diffondersi del Corona Virus hanno avuto un impatto fortissimo sulle attività dell’azienda che è stata costretta ad intervenire, con una serie di misure drastiche, per garantire, innanzitutto, la salute di dipendenti e clienti.
L’Italia è stato il primo Mercato nel quale sono state adottate misure in tal senso. Nei giorni immediatamente successivi al manifestarsi del contagio è stata attuata una politica di distanziamento fisico attraverso la riduzione sensibile delle postazioni di gioco sia all’interno delle nostre sale bingo sia all’interno delle sale con apparecchi da intrattenimento in modo da mantenere la distanza di un metro indicata nelle best practice dell’OSM. L’ampiezza dei nostri locali ha consentito di operare in tal senso portando però, come prima conseguenza, la caduta dei ricavi.
Il DPDC dell’8 marzo scorso ha decretato la chiusura tout court anche delle sale gioco e da quel giorno tutti i dipendenti delle sale sono stati prudentemente invitati a restare a casa in attesa della ripresa delle attività. Dopo pochi giorni è stata chiusa anche la sede centrale di Roma, mantenendo la gestione delle attività urgenti e di quelle obbligatorie attraverso lo smart working.
L’unico business ancora operativo è quello del gioco on line anche se la mancanza degli eventi sportivi ha sensibilmente ridotto l’offerta delle scommesse, lasciando però la possibilità di accedere ai giochi da casinò.
Per fare fronte alla criticità legata all’assenza totale dei ricavi Codere Italia ha fatto ricorso al FIS, Fondo di Integrazione Salariale, messo a disposizione dal Governo Italiano per arginare, almeno parzialmente, gli impatti economico finanziari di questo periodo. L’azienda, con la consueta attenzione alle esigenze dei dipendenti, ha deciso di integrare, comunque, in quota parte, il quantum spettante a ciascuna risorsa in modo da ridurre il disagio che la prevista riduzione dello stipendio arrecherà inevitabilmente.
Col diffondersi del virus si sono aggiunti poi gli altri Paesi dove Codere è presente, primo fra tutti la Spagna che sta pagando un prezzo enorme al contagio e dove è stato attivato l’ERTE, Expediente de Regulación Temporal de Empleo, e poi tutti gli altri dell’America Latina.
In un contesto così complesso la prima preoccupazione dell’Azienda è stata quella di preservare la salute e l’incolumità dei dipendenti e dei clienti. Ad oggi, visti i risvolti della pandemia, si è rafforzata la convinzione di aver preso le giuste decisioni per il bene delle persone anche se con un grande sacrificio a livello di ricavi.
Tuttavia, in un messaggio inviato a tutti i dipendenti, il CEO Vicente di Loreto, nel comunicare in maniera trasparente sia le difficoltà che l’impegno che tutti siamo pronti a mettere in campo per una ripresa delle attività, che non sarà né semplice né repentina, ha invitato coloro che avessero problemi gravi, legati allo stato di pandemia, a chiedere aiuto a Codere attraverso il Dipartimento Personas istituendo una mail dedicata valida per tutti i Paesi. Per mantenere un’informazione costante un collegamento diretto con tutti i dipendenti è stata implementato un portale “Codere en positivo” all’interno del quale è possibile trovare informazioni che spaziano dalle buone pratiche per combattere il Covid-19 ai consigli per trascorrere il tempo in casa passando per la sana alimentazione e il movimento. Espacio Positivo, uno spazio virtuale, consentirà ai colleghi di incontrarsi e condividere esperienze anche in questo momento di isolamento. Tutte iniziative tese a costruire un senso di vicinanza e di positività verso il futuro.
Ad oggi è veramente difficile quantificare l’impatto di questa situazione, poiché dipenderà da come si svolgeranno gli eventi, soprattutto in termini di durata e livello delle restrizioni attuate nei vari Paesi. Vi è anche incertezza su come sarà la ripresa una volta mitigate le misure temporanee prese. L’azienda sta comunque valutando la situazione nei singoli Paesi per essere pronta ad adottare azioni di intervento appropriate nella consapevolezza che non sarà possibile recuperare i mancati guadagni.
Per quanto attiene nello specifico al mercato italiano l’auspicio è che il Governo agisca prontamente attraverso una regolamentazione strutturata del Settore, partendo dall’accordo raggiunto il 7 settembre del 2017 tra Stato e Regioni nell’ambito della Conferenza Unificata. Ripartire, dopo una situazione così drammatica, potendo contare su un nuovo scenario, definito in maniera certa nel medio e lungo periodo, potrebbe dare il giusto impulso alle attività e aiutare a superare la crisi.

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