2025-01-21

Nuove Opportunità per Start-up e Imprese: La Legge Annuale per il Mercato e la Concorrenza 2023.

BTA – Tax & Accounting

Dott. Andrea Baudo

A partire dal 18 dicembre 2024 è entrata in vigore la Legge n. 193 del 16 dicembre 2024, che introduce significative novità per le start-up innovative e le PMI innovative attraverso il Capo III (articoli 28-33). Queste disposizioni mirano a rafforzare l’ecosistema dell’innovazione in Italia e promuovere la crescita sostenibile di imprese ad alto contenuto tecnologico. Di seguito un’analisi delle principali novità introdotte.

Limiti dimensionali e oggetto sociale: L’articolo 28 modifica l’articolo 25 del D.L. 179/2012, specificando che le start-up innovative e le PMI innovative devono essere classificate come micro, piccole o medie imprese e che l’oggetto sociale esclusivo o prevalente deve essere lo sviluppo di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.

Requisiti per la permanenza nella sezione speciale del Registro delle Imprese: Le start-up innovative possono mantenere l’iscrizione nella sezione speciale del Registro delle Imprese per un massimo di cinque anni, ma solo rispettando i seguenti requisiti dopo il terzo anno, ovvero:

  • Incremento delle spese di ricerca e sviluppo pari almeno al 25% del totale;
  • Stipula di almeno un contratto di sperimentazione con una pubblica amministrazione;
  • Incremento dei ricavi derivanti dalla gestione caratteristica dell’impresa superiore al 50% dal secondo al terzo anno;
  • Costituzione di una riserva patrimoniale superiore a 50.000 euro attraverso la raccolta di finanziamenti convertendi e/o aumenti di capitale a sovrapprezzo con partecipazioni di minoranza da parte di investitori professionali, incubatori, acceleratori certificati o tramite equity crowdfunding.
  • Ottenimento di almeno un brevetto e/o una privativa industriale.

Estensione per la fase di ‘scale-up’: L’articolo 28 introduce la possibilità di permanenza nella sezione speciale oltre i cinque anni, per periodi aggiuntivi di due anni ciascuno (fino a un massimo di quattro anni complessivi), se si verificano almeno uno dei seguenti requisiti:

  • Aumento di capitale a sovrapprezzo da parte di organismi di investimento collettivo del risparmio, per un importo superiore a 1 milione di euro per ogni periodo di estensione;
  • Incremento dei ricavi derivanti dalla gestione caratteristica dell’impresa superiore al 100% annuo.

Detrazione fiscale per investimenti in start-up: La legge conferma una detrazione fiscale pari al 40% della somma investita nel capitale sociale delle start-up innovative, direttamente o tramite organismi di investimento collettivo del risparmio. Tale beneficio è applicabile a:

  • Contrinuenti IRPEF, per l´importo da detrarre dall´imposta lorda;
  • Sagetti IRES, per stabilire una quota di non concorrenza alla formazione del reddito imponibile.

Limiti agli incentivi per partecipazioni qualificate: L’articolo 31 specifica che gli incentivi non si applicano se l’investimento genera una partecipazione qualificata superiore al 25% del capitale sociale o dei diritti di governance e non sono agevolabili gli investimenti effettuati da contribuenti che siano anche fornitori di servizi alla start-up per un fatturato superiore al 25% dell´investimento.

L’articolo 32 introduce inoltre un credito d’imposta pari all’8% della somma investita da incubatori e acceleratori certificati, fino a un massimo di 500.000 euro per investimento annuo. Questo incentico è concesso a condizione che l´investumento sia mantenuto per almeno 3 anni e rientri nei limiti degli auti de minimis previsti dal Regolamento (UE) n.2831/2023.

Investimenti istituzionali in start-up: L’articolo 33 promuove gli investimenti istituzionali in start-up innovative, a condizione che gli enti di previdenza obbligatoria e le forme di previdenza complementare debbano destinare almeno il 5% del loro paniere di investimenti qualificati a start-up innovative (percentuale elevata al 10% a partire dal 2026) per beneficiare del regime si non imponibilità sui redditi derivanti da tali investimenti.

Queste misure rappresentano un passo importante per incentivare la crescita delle start-up e delle PMI innovative in Italia, offrendo strumenti concreti per attrarre investimenti e promuovere lo sviluppo tecnologico.

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