Ingeteam contribuisce alla decarbonizzazione della rete autostradale

Castel Bolognese, 9 novembre 2023.

Ingeteam fornisce i propri prodotti per un progetto che rivoluzionerà le autostrade italiane contribuendo alla riduzione delle emissioni e che permetterà di dotare la rete autostradale di punti di ricarica ultra-rapida distribuiti strategicamente lungo le diverse direttive autostradali.
Si tratta di un progetto pilota a sostegno del piano infrastrutturale realizzato da Free to X, società del Gruppo Autostrade per l’Italia. L’azienda fornisce i propri sistemi di ricarica ultraveloci, fino a 400 kW, e un sistema di stoccaggio che garantisce la disponibilità di energia.

La sfida principale affrontata dal progetto è quella di coprire il fabbisogno energetico richiesto da questi dispositivi di ricarica ultraveloce fino a 400 kW. A tal fine, Ingeteam ha realizzato uno studio ingegneristico per dotare questi punti di un sistema di accumulo, ovviando così alla mancanza di sufficiente disponibilità di potenza dalla rete elettrica in alcuni specifici siti.

Il sistema di accumulo, con 80 kW di potenza nominale di rete elettrica, renderà disponibile, tramite un BUS in corrente continua, una capacità di ricarica di 400 kW, che potrà essere aumentata a 700 kW aggiungendo un altro sistema di accumulo LFP. Sarà inoltre possibile installare successivamente un impianto fotovoltaico collegato allo stesso BUS, raggiungendo così una potenza di oltre 1 MW. La stessa configurazione, a seconda della potenza fotovoltaica installata, sarà disponibile anche per sistemi multi-MW.
L’azienda tecnologica ha fornito i suoi inverter (sia DC/DC che AC/DC) per il collegamento dei 4 punti di ricarica RAPID ST200 One, che saranno installati nell'”Area di Servizio Bevano Est”, situata sull’A14 a Bertinoro (FC), un tratto autostradale ad alto traffico.

Ingeteam

Ingeteam è un team di circa 5.000 persone in 21 Paesi, con più di 80 anni di esperienza nel fornire soluzioni creative a problemi specifici per elettrificare la società in modo innovativo e sostenibile attraverso tecnologie all’avanguardia specializzate nella conversione dell’energia elettrica.
Vogliamo consolidare la nostra posizione di leader nella generazione rinnovabile (eolica, fotovoltaica e idroelettrica), nell’accumulo, nella rete di trasporto intelligente e nel consumo efficiente e pulito di energia elettrica attraverso i nostri caricatori per veicoli elettrici, i convertitori, i generatori e i motori per la trazione, il settore navale, la siderurgia, l’industria mineraria e per la produzione di idrogeno verde, i motori sommersi e le pompe.

Per la sussistenza della giusta causa di licenziamento è rilevante anche il disvalore ambientale che assume la condotta contestata al lavoratore

De Luca & Partners

Avv. Enrico De Luca – Avv. Luca Cairoli

Nel valutare la sussistenza della giusta causa di licenziamento occorre avere riguardo anche al disvalore ambientale delle condotte contestate al lavoratore, soprattutto nel caso in cui quest’ultimo ricopra ruoli di responsabilità, stante la possibilità di poter influenzare i colleghi. In questi termini si è espressa la Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, con l’ordinanza n. 25969 del 6 settembre 2023.

I fatti di causa

Una dipendente, con qualifica di gerente di una filiale adibita alla vendita di abbigliamento e tessuti, impugnava il licenziamento disciplinare comminatole a seguito della contestazione di una serie di condotte disciplinarmente rilevanti, tra cui: l’aver introdotto nel negozio e nel essersi fatta confezionare da una sarta di fiducia un abito identico a un modello in vendita; lo svolgimento telefonico di attività di cartomanzia in orario di lavoro; l’avere messo da parte e occultato capi di abbigliamento e altri oggetti destinati alla vendita; l’avere indossato capi destinati alla vendita durante l’orario di lavoro; l’essersi ripetutamente assentata dal negozio senza autorizzazione; l’avere ripetutamente rimproverato e mortificato le colleghe alla stessa sottoposte.

La Corte d’Appello di Genova, nel secondo grado di giudizio, accoglieva il reclamo della lavoratrice e, dichiarando risolto il rapporto di lavoro, condannava la società al pagamento di una indennità risarcitoria nella misura di 15 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto.

Avverso la sentenza di secondo grado, la società datrice di lavoro proponeva ricorso per Cassazione e, a seguito del giudizio di legittimità, la sentenza della Corte d’Appello veniva cassata con rinvio.

La Corte d’Appello, investita nuovamente della causa, condannava quindi la lavoratrice alla restituzione, a favore della società, dell’importo precedentemente percepito pari ad euro 50.521,77 e, con medesima pronuncia, respingeva le doglianze della lavoratrice circa la non proporzionalità del provvedimento disciplinare comminato. In detta sede, la Corte d’Appello, rigettando le domande della lavoratrice, giudicava invece il licenziamento proporzionato, ciò in ragione della molteplicità, della tipologia ed intenzionalità dei fatti addebitati, da cui “emergeva un atteggiamento di consapevole sfruttamento della posizione gerarchica di responsabile del negozio, con connotazione negativa delle condotte poste in essere, aggravate a causa del ruolo ricoperto”.

La lavoratrice, quindi, proponeva ricorso per Cassazione.

L’ordinanza della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione, investita della causa, ha rigettato il ricorso proposto dalla lavoratrice, ritenendo il licenziamento proporzionato e legittimo.

Secondo la Corte, per valutare la proporzionalità della sanzione è infatti necessario tenere conto dei fatti contestati alla lavoratrice nel loro complesso, anche considerando il ruolo di gerente svolto e le maggiori responsabilità ad esso collegate, tanto sul piano di un più intenso obbligo di diligenza, come del dovere di tenere comportamenti tali da costituire positivi riferimenti e modelli per i propri sottoposti.

Pertanto, per accertare la legittimità del licenziamento per giusta causa, non può solo aversi riguardo al contenuto obiettivo della condotta disciplinarmente rilevante, ma occorre anche prendere in considerazione la portata soggettiva della stessa esaminandola anche alla luce del “disvalore ambientale” che quest’ultima assume. Secondo la Corte di legittimità, infatti, tale ultimo aspetto comporta per il lavoratore cui siano affidate mansioni di gerente di un punto vendita (o mansioni che implichino significative responsabilità), un più intenso obbligo di diligenza, con conseguente maggiore rilevanza (anche disciplinare) delle condotte integranti un modello diseducativo e disincentivante per gli altri dipendenti.

ANDALUCÍA TRADE GLOBAL 2023

L’ufficio di Andalucía Trade in Italia, assieme alla Camera di Commercio Spagnola, socio locale nel paese, sarà presente anche quest’anno all’appuntamento annuale dedicato al commercio internazionale Andalucía Trade Global, che si svolgerà i prossimi 22 e 23 novembre presso il Palacio de Ferias y Congresos di Siviglia, il cui obiettivo principale è quello di potenziare l’internazionalizzazione delle aziende della Regione.

Quest’anno, in cui l’Andalusia registra la seconda cifra di export maggiore della storia, 25.536.000.000 euro fra gennaio e agosto, l’evento tocca il record di 75 paesi rappresentati, 12 in più rispetto all’edizione anteriore.

Vi aspettiamo ai 2 desk dell’Italia per fornire tutte le informazioni relativi ai servizi offerti e per qualunque consulenza sul mercato italiano.

Qui il video: https://www.youtube.com/watch?v=aaDo9XaUm-w&t=1s

Per maggiori informazioni scrivere a italia@andaluciatrade.es

La Conferenza Annuale di IPATA suscita una clamorosa risonanza: Record di Partecipazione e Approfondimento dei Temi Chiave per il Trasporto degli Animali a livello internazionale

Dubai, 29 settembre 2023 – La Conferenza Annuale dell’International Pet and Animal Transportation Association (IPATA) ha riscosso un successo senza precedenti in termini di partecipazione e di discussione di temi fondamentali legati al trasporto degli animali. L’evento è stato aperto da Annamaria Mannozzi, Director & large, che ha partecipato al Board Meeting, una riunione strategica in cui sono state affrontate questioni di estrema rilevanza relative al mondo del pet shipping, dai cambiamenti normativi alle nuove regolamentazioni fino alle varie proposte di miglioramento attuabili nell’industria di settore.
Una Conferenza con Nuovi Record di Partecipazione
L’inizio della conferenza è stato contrassegnato da un’impennata di partecipanti, con oltre 300 professionisti provenienti da diverse parti del mondo. Questa straordinaria affluenza ha rappresentato un risultato eccezionale per l’Associazione, che ha visto l’ingresso di numerosi nuovi membri e una scintillante carica di entusiasmo.
Inizio Coinvolgente con Focus sul Networking
La prima giornata della conferenza è stata caratterizzata da un’atmosfera di forte collaborazione. I partecipanti hanno avuto l’opportunità di instaurare relazioni significative e di collaborare in un contesto di team working, creando un’atmosfera di scambio e di apprendimento reciproco, all’interno del quale si è dibattuto attorno alle decisioni strategiche per migliorare il modus operandi dell’industria, per creare e rafforzare i rapporti con tutti i partner e per valutare gli investimenti a livello veterinario, con un focus di attenzione sempre acceso sul benessere degli animali in viaggio.
Presentazioni di Rilievo e Dialogo con le Compagnie Aeree
Durante il corso della conferenza, sono state affrontate le sfide quotidiane del pet shipping. Sono state presentate relazioni focalizzate sulla comunicazione tra gli agenti, l’erogazione del servizio, la gestione delle difficoltà emotive e pratiche e l’importanza dei social media nella promozione del settore. In particolare, l’attenzione è stata posta su come trasformare la comunicazione in un punto di forza distintivo per le aziende.
Un punto saliente della conferenza è stata la presenza di un panel di rappresentanti di 8/9 compagnie aeree, una partecipazione senza precedenti. Queste compagnie hanno risposto alle domande dei membri su una serie di argomenti, compresi i cambiamenti relativi all’apertura e chiusura di nuove tratte, le restrizioni, il funzionamento degli hub e molte altre questioni.
I Riflessi di Annamaria Mannozzi sulla Partecipazione delle Compagnie Aeree
Annoverando questa conferenza come un successo straordinario, Annamaria Mannozzi ha commentato: “Avere le compagnie aeree in conferenza ci ha consentito di presentare le problematiche specifiche della nostra regione, come Bliss Pet Service, affronta nel day-to-day business.”
Focus Sugli Incontri Regionali
Successivamente, i partecipanti si sono divisi in gruppi regionali, coinvolgendo circa 300 membri provenienti da 6 diverse regioni in tutto il mondo: Asia, Oceania, America del Nord, America del Sud, Europa, Medio Oriente e Africa. Questo momento è stato proficuo, in quanto ha permesso uno scambio significativo di esperienze e sensazioni tra le diverse regioni.
Elevati Investimenti in Istruzione e Formazione
IPATA ha dimostrato un forte impegno nell’istruzione e nella formazione, fornendo ai partecipanti materiale educativo di alta qualità. La conferenza ha affrontato tematiche cruciali, tra cui la certificazione BOAS (sindrome delle razze brachicefale) e la gestione dello stress degli animali durante il viaggio.
Nuove Procedure per la Certificazione delle Razze Brachicefale
Una delle discussioni principali è stata la nuova procedura di test per la certificazione delle razze brachicefale, una misura destinata a garantire il benessere degli animali durante i viaggi internazionali. Questa certificazione diventerà obbligatoria dal 2024, rappresentando un passo significativo verso la sicurezza degli animali in transito.
Sessioni Informative e Panoramiche sull’Industria
La conferenza si è conclusa con una serie di aggiornamenti da parte dei membri IPATA e degli Industry Partners, aziende che rivestono un ruolo chiave nel trasporto degli animali. Si sono affrontati cambiamenti normativi in Australia, protocolli per il trasporto di falchi e temi relativi alle migliori pratiche per il trasporto su strada di animali domestici.
Il Futuro: Prossimo Appuntamento a Budapest
La prossima Conferenza di IPATA è prevista per l’anno successivo a Budapest.
In chiusura, Annamaria Mannozzi ha dichiarato: “Questa conferenza è stata ricca di contenuti formativi e organizzata in modo eccellente, specialmente per chi si avvicina per la prima volta al settore. È stata un’esperienza intensa, soprattutto per me, come membro del board IPATA, e ho collaborato attivamente cercando di coinvolgere tutti i nuovi partecipanti.”

Esprinet e Garanteasy: una partnership per promuovere e sviluppare l’ecosistema delle garanzie semplici

Vimercate (Monza Brianza), 19 ottobre 2023 – ESPRINET, gruppo leader in Sud Europa nella consulenza, nella vendita e noleggio di prodotti tecnologici e nella sicurezza informatica, distribuirà in Italia Garanteasy, servizio cloud costruito in funzione delle esigenze dei consumatori, che rende semplice la gestione di qualsiasi tipo di garanzia sui beni di consumo mettendo in collegamento tutti gli attori dell’ecosistema delle garanzie: negozi, e-commerce, produttori, assicurazioni, centri assistenza e sistemi di pagamento.
L’accordo prevede vari step finalizzati a offrire ai partner Esprinet una gamma completa di serviziper rendere più semplice ed economica la gestione delle garanzie sui prodotti venduti. Il primo step riguarda la distribuzione del servizio GARANTEASY-FULL, rivolto ai clienti finali dei dealer, siano essi negozi fisici o e-commerce: si tratta di un servizio di archiviazione automatica su cloud di scontrini, fatture, schede tecniche, manuali, garanzia legale, garanzie convenzionali ed estensioni di garanzia che vengono rese disponibili all’interno di un’area riservata su Garanteasy. Il servizio comprende anche la segnalazione delle scadenze delle garanzie, il trasferimento delle garanzie ai destinatari dei regali, un sistema di segnalazione dei difetti estremamente semplice da usare per il cliente finale e il supporto degli esperti di Garanteasy.
L’obiettivo di Garanteasy è quello di supportare i dealer Esprinet a ridurre i costi di gestione delle garanzie aumentando, allo stesso tempo, la soddisfazione e la fidelizzazione dei loro clienti finali.
Esprinet promuoverà i servizi di Garanteasy organizzando webinar di sensibilizzazione sul tema e coinvolgendo i vendor in un progetto strategico finalizzato a rendere sempre più semplice la gestione delle garanzie per tutti gli attori dell’ecosistema Esprinet. Non si tratta di un semplice accordo commerciale ma di una vera e propria alleanza finalizzata a rendere sempre più semplice la gestione delle garanzie per tutti gli attori della filiera con una logica di valorizzazione della qualità e
sostenibilità dei prodotti distribuiti.
“L’accordo con Esprinet ha per Garanteasy un valore strategico perché grazie ad esso riusciremo a proporre il nostro servizio a migliaia di dealer già loro clienti e, soprattutto, ad arricchire la nostra value proposition con i servizi di assistenza post-vendita offerti dai vendor distribuiti da Esprinet”, ha affermato Carmela Magno, Founder e CEO di Garanteasy. “La partnership con Garanteasy è importante per la strategia di posizionamento del Gruppo Esprinet in ambito servizi”, ha commentato Patrizia Combi, Group Digital Solutions Division Manager di Esprinet. “La gamma Garanteasy arricchisce infatti la nostra offerta di soluzioni digitali e rappresenta un’interessante opportunità di business che i nostri partner possono veicolare sul mercato finale”.

Piani di stock option nelle S.L. spagnole come incentivo per manager e dipendenti nelle operazioni di M&A

A cura di Javier Vicente e Marc Alcolea Musicco
Pavia e Ansaldo SLP

La previsione da parte delle società di un piano di stock option destinato ai propri dirigenti e dipendenti (“Employee Stock Ownership Plan” o “ESOP”) consente, in linea generale, un allineamento degli interessi di questi ultimi con quelli dell’azienda.
In tal senso, gli ESOP costituiscono infatti non solo un incentivo alla permanenza e buon rendimento del personale, ma anche un efficace meccanismo che permette loro di ottenere benefici nel contesto di una eventuale operazione di vendita della società.
E ciò in quanto la partecipazione di dirigenti e dipendenti al capitale sociale della società, strumentalizzata attraverso la concessione di diritti di acquisto sulle partecipazioni o azioni della stessa, consente loro di ottenere da un potenziale acquirente della società il pagamento del prezzo corrispondente alle partecipazioni o azioni da essi detenute in virtù del piano di stock option, che verrebbe quindi a configurarsi come una sorta di bonus per dirigenti e dipendenti, riscattabile al closing di un’operazione.
Tuttavia, si noti che fino all’approvazione della Legge 28/2022 del 21 dicembre sulla promozione dell’ecosistema delle aziende emergenti (nota come “Legge Startup”), in Spagna, la retribuzione basata sulla consegna di stock option era stata principalmente riservata alle società per azioni (S.A.). Le società a responsabilità limitata (S.L.) incontravano infatti notevoli difficoltà di natura legale per poter acquisire e detenere partecipazioni proprie e formare così un “pool” che potesse successivamente essere consegnato al personale, in caso di esercizio da parte di questi del diritto di acquisto concesso in precedenza.
In questo contesto, la Legge Startup ha invece finalmente istituito un nuovo regime giuridico specifico che consente alle SL, previo il rispetto di determinati requisiti, di acquisire partecipazioni proprie fino al limite del 20% del capitale, qualora la finalità di detta acquisizione sia l’esecuzione di un ESOP.
Si evidenzia comunque che, ad oggi, non tutte le società a responsabilità limitata spagnole potranno beneficiare delle novità introdotte dalla Legge Startup, ma solo quelle qualificate, appunto, come “startup” e che inoltre soddisfino una serie di requisiti, quali, tra gli altri, lo sviluppo di un progetto imprenditoriale innovativo che disponga di un modello di business scalabile o non avere più di 5 o 7 anni – secondo i casi – di anzianità di costituzione.
Inoltre, è di notevole interesse il pacchetto di benefici fiscali che accompagna questo nuovo regime, relativi all’imposta sul reddito delle persone fisiche spagnola (IRPF) ed indirizzato a tutti coloro che siano beneficiari di piani di retribuzione che includano la consegna di partecipazioni. In particolare, da un lato, è stata aumentata la soglia di esenzione per queste retribuzioni, ampliandola fino a euro 50.000 annui, dall’altro, è stata prevista la possibilità che l’importo eccedente tale cifra possa essere differito fino ai 10 anni successivi a tale consegna.
In sostanza, sebbene la nuova Legge Startup non abbia comportato, per ora, che tutte le società a responsabilità limitata possano elaborare piani di stock option, la nuova disciplina rappresenta comunque un passo avanti verso una maggiore flessibilità del regime retributivo di cui potranno usufruire le startup spagnole, come nella pratica era stato finora per le S.A., o per le stesse S.L. attraverso meccanismi quali le cosiddette “phantom shares”.

Quando il datore di lavoro può licenziare il dipendente che rifiuta la trasformazione del rapporto lavorativo da part time a full time

di Enzo Pisa

La trasformazione del rapporto di lavoro da tempo parziale a tempo pieno necessita del consenso del lavoratore, trattandosi di una modifica del contratto di lavoro.
Su accordo delle parti (datore di lavoro e lavoratore) è possibile, dunque, trasformare il regime orario del loro rapporto da part time a full time.
La norma che regola tale trasformazione è l’art. 8 del D. Lgs. 81/2023, che, al comma 1, riconoscendo una forte tutela al lavoratore, stabilisce che “il rifiuto del lavoratore di trasformare il proprio rapporto di lavoro a tempo pieno in rapporto a tempo parziale, o viceversa, non costituisce giustificato motivo di licenziamento”.
Con la recente ordinanza n. 29337 del 23.10.2023, la Corte di Cassazione, intervenendo al riguardo, ha chiarito che “la previsione di tale disposizione non preclude la facoltà di recesso per motivo oggettivo in caso di rifiuto del part time (o viceversa del full time), ma comporta una rimodulazione del giustificato motivo oggettivo e dell’onere della prova a carico di parte datoriale”.
In particolare, secondo la Suprema Corte, occorre che il datore di lavoro possa dimostrare: le effettive esigenze economiche ed organizzative tali da non consentire il mantenimento della prestazione a tempo parziale, ma solo con l’orario differente richiesto; l’avvenuta proposta al dipendente di trasformazione del rapporto di lavoro a tempo pieno ed il rifiuto di quest’ultimo; l’esistenza di un nesso causale tra le esigenze di aumento dell’orario ed il licenziamento.
“Ciò perché” – come affermato dalla S.C. – “il licenziamento non deve essere intimato a causa del rifiuto ma a causa della impossibilità di utilizzo della prestazione a tempo parziale e del rifiuto di trasformazione del rapporto a full time”.

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Let’s Yellow!

Pavia e Ansaldo continúa creciendo en España con la apertura de una oficina en Madrid

Madrid, octubre de 2023Pavia e Ansaldo abre oficina en Madrid. Con ella, la firma italiana refuerza su posición en el mercado español, donde ofrece sus servicios legales principalmente a empresas y fondos de inversión italianos y europeos presentes en España, con un énfasis particular en las operaciones de M&A.

En la nueva sede, situada en el barrio de Salamanca y bajo la dirección de Meritxell Roca Ortega, socia responsable de la oficina de Barcelona, del Spanish Desk de Milán y ahora también de la oficina en Madrid, operará el abogado español Javier Vicente junto con un equipo de profesionales nacionales con conocimientos del idioma y la cultura tanto italiana como española.

 En palabras de Meritxell Roca Ortega: “Madrid es uno de los mayores centros de negocios europeos, gracias también a su relación privilegiada con Latinoamérica, y es especialmente dinámica en sectores como el financiero y las telecomunicaciones, además de constituir un hub para las principales multinacionales establecidas en España. Esta nueva ubicación encaja perfectamente con la actividad de nuestras oficinas en Barcelona y en el resto del mundo’.

Pero, sobre todo, añade Meritxell, “es una decisión tomada pensando en nuestros clientes, que en los últimos tiempos nos venían pidiendo asesorarles también desde la capital. Venimos a acompañarles”.

Por su parte, el socio director de Pavia e Ansaldo, Stefano Bianchi, ha querido destacar que esta decisión “supone un paso más en el camino de internacionalización del despacho. Queremos estar presentes allí donde podamos ofrecer un valor añadido a nuestros clientes a través de nuestra comunidad profesional, con estilo propio y valores que la representan: confianza en el Derecho, enfoque interdisciplinar y multicultural y apertura a los cambios sociales y económicos”.

Con la inauguración de la oficina de Madrid, Pavia e Ansaldo consolida su presencia en España y ya cuenta con cuatro sedes fuera de Italia —Madrid, Barcelona, Moscú, y Tokio—, además de Milán, Roma y Turín.

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Pavia e Ansaldo es un despacho de abogados italiano independiente activo en Italia y en el resto del mundo desde hace más de 60 años. Fundado en 1961 por Enrico L. Pavia y Giuseppe Ansaldo, cuenta hoy con 7 oficinas –Milán, Roma, Turín, Madrid, Barcelona, Moscú y Tokio–, 22 departamentos especializados, 7 desks internacionales y más de 130 profesionales. El despacho presta asistencia en todas las áreas del derecho de empresa a clientes italianos e internacionales, que reconocen a Pavia e Ansaldo la excelencia en los servicios jurídicos por su competencia y personalización.

Comunità Energetiche Rinnovabili: Iren e BBVA in Italia avviano un progetto sostenibile a Parma, per generare energia verde e ridurre le bollette dei cittadini

Parma 13 settembre 2023

Iren luce, gas e servizi, business unit commerciale del Gruppo Iren, primaria multiutility italiana, e BBVA in Italia, gruppo bancario multinazionale, uniscono le forze per l’avvio di “Progetto Sostenibilità”, che permetterà di realizzare una nuova Comunità Energetica Rinnovabile a Baganzola, a pochi chilometri da Parma, in un condominio di edilizia convenzionata del Consorzio Parma 80. La collaborazione ha l’obiettivo principale di contribuire alla transizione energetica nel territorio, grazie alla generazione di benefici ambientali ed economici per i cittadini coinvolti.

L’iniziativa è stata avviata proprio in queste settimane e prevede l’installazione sul tetto del condominio di un impianto fotovoltaico di potenza complessiva pari a circa 26 kWp. Grazie all’impianto sarà possibile produrre energia 100% green, evitando l’emissione in atmosfera di 20 tonnellate di CO2 all’anno e ridurre, al contempo, le spese delle bollette energetiche per i cittadini che abitano nell’edificio di Parma 80. Il progetto è coordinato da Iren luce gas e servizi, società che fornisce e vende energia elettrica, gas naturale, prodotti e servizi per l’efficientamento energetico, la smart home e la mobilità green, che ne seguirà anche la successiva attività, garantendo i servizi di gestione e monitoraggio della Comunità Energetica Rinnovabile.

All’interno del progetto, il Consorzio Parma 80 contribuisce a promuovere uno stile di vita basato sulla sostenibilità sociale, economica ed ambientale della comunità, attraverso interventi di riqualificazione urbana e architettonica, in linea con le strategie di sviluppo urbano della stessa città di Parma.

Questa attività si inserisce all’interno di un più ampio accordo di collaborazione strategica siglato nel 2022 da Iren e BBVA in Italia che ha al centro l’impegno comune delle due aziende per la transizione ecologica e digitale e lo sviluppo di nuove soluzioni e servizi – come la CER in fase di realizzazione – che possano supportare i rispettivi clienti.

Iren e BBVA, con questo nuovo accordo, contribuiscono in modo molto positivo alla comunità, come stabilito nell’accordo firmato lo scorso anno, che include le priorità strategiche di entrambe le aziende. Contribuiamo a generare energia più pulita e l’obiettivo è di continuare ad avanzare in progetti di questa natura“, ha affermato Ignacio de Loyola Gil, Direttore di Prodotto e Partnership di BBVA Italia.

Questo progetto rafforza la collaborazione con un partner strategico e qualificato quale BBVA, e contribuisce a concretizzare i nostri obiettivi di promozione e sviluppo delle comunità energetiche, una soluzione innovativa, efficiente e virtuosa che dà valore ai clienti ed al territorio, in linea con i pilastri del Piano Strategico Iren al 2030: transizione ecologica, territorialità, qualità del servizio”, ha affermato Gianluca Bufo, Amministratore Delegato di Iren luce gas e servizi.

Questo nuovo accordo rappresenta, inoltre, un passo avanti nella collaborazione tra il Gruppo Iren e BBVA per la realizzazione delle reciproche strategie sostenibili, coerentemente con l’accordo quadro che, avviato nel 2019 e legato agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, prevede l’erogazione a Iren, da parte dell’istituto di credito basco, di una linea di garanzie da 10 milioni di euro per iniziative e progetti green.